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Solitamente viene assegnato al solstizio d’estate, ma per questa sesta edizione il riconoscimento ‘Rosa di Brera’ – il premio che la Pinacoteca di Brera ogni anno conferisce a un personaggio che si è distinto per il sostegno alle attività e ai progetti del museo e della Biblioteca Braidense – è slittato a quello d’inverno ed è stato attribuito a Sebastiano Cossia Castiglioni. È stato infatti il primo sponsor privato di Brera nel 2015, quando il contributo che ha versato insieme alla sorella a nome del padre, Pepito Castiglioni, ha reso possibile la realizzazione della porta di vetro, permettendo così di aprire la Porta Gregotti nell’ottobre 2016 e consentendo ai visitatori di entrare a Brera come Piermarini aveva previsto quando il palazzo fu riprogettato nel 1770.

Il suo sostegno a Brera/Musica ha reso possibili diversi concerti, tra cui il Quartetto per la fine del tempo di Messaien il 30 settembre 2019. Da sempre impegnato e appassionato vegano, Sebastiano Cossia Castiglioni investe attivamente in aziende che sviluppano fonti proteiche alternative e produce un vino biodinamico nel suo vigneto Querciabella in Toscana, oltre a essere un esperto d’arte che aiuta a trovare casa a opere rarissime che vanno dal Rinascimento al moderno. Per il suo impegno, l’imprenditore è stato premiato dal direttore James Bradburne con la spilla della Rosa di Brera, un gioiello disegnato da Giampiero Bodino. Dovrà aspettare la primavera, invece, per la vera rosa di Brera, che cresce nel giardino botanico, a sua volta opera d’arte a pochi passi dalla Pinacoteca.

ANSA 


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