“Non riesco a non pensare a quella ragazza di 19 anni che si è ammazzata nel bagno della sua università, lasciando scritto ‘nella vita ho fallito tutto’. E no, a 19 anni non hai fallito niente. Ma lo pensavo anche io a 19 anni”: inizia così il post Instagram di Lodo Guenzi de “Lo Stato Sociale” che, particolarmente scosso, interviene sul suicidio della giovane studentessa che si si è tolta la vita allo Iulm di Milano e racconta un suo trascorso personale molto intimo, rivolgendosi a tutti i giovani che attraversano momenti di difficoltà. A corredo, la foto di un cartello con la scritta “Io non volevo manco farla ‘sta università”. “Facevo 600 chilometri a settimana per andare a farmi dire che non ce l’avrei fatta, mentre la mia prima ragazza era morta senza un perché e la seconda mi lasciava per la distanza. L’unico momento in cui ho pensato di mollare tutto, ma ancora più forte di voler sparire. A guardarlo adesso è stato un attimo, mi vergogno quasi a dirlo. Ma in quel momento sembrava l’unica via d’uscita logica, l’unica strada”.
“Resisti”, scrive ancora Guenzi. “Io non so neanche perché lo scrivo, e non so se è una questione di gara di eccellenza dentro il percorso formativo, come è sempre stata, o molto di più il fatto che il mondo del lavoro fuori garantisca la sopravvivenza solo per chi eccelle, sacrificando i diritti ai tempi di produzione, e trasformando la scuola non più in una palestra in cui poter sbagliare, ma in un assaggio delle frustrazioni di domani. Io vorrei dire a una ragazza che non sei tu che quel pensiero lo capisco, davvero. Ma che se resisti in quel momento, può essere che per te sia stato un attimo. E forza, davvero”.
ANSA
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