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La nomina del nuovo sovrintendente della Scala spetta solo al consiglio di amministrazione, presieduto dal sindaco di Milano, e deve tenere conto di criteri di “comprovate capacità gestionali” e “un profilo di eccellenza in ambito culturale” secondo i sindacati che, dopo le voci del possibile arrivo di Carlo Fuortes, attuale direttore generale della Rai, in una nota congiunta si dicono “profondamente contrari a logiche di scambio politico che mettono in discussione l’autonomia culturale del Teatro”.

Cgil, Cisl, Uil e Fials nel comunicato non nominano Fuortes, ma citano le notizie sulla nomina nella nuova guida della Scala.

L’attuale sovrintendente Dominique Meyer è in carica fino al 2025, ma lo statuto del teatro prevede che per tempo venga deciso il suo successore (se non sarà riconfermato, come sembra probabile) per un periodo di affiancamento. Indicare Fuortes, che è stato già sovrintendente dell’Opera di Roma, ‘libererebbe’ il suo posto in Rai dopo il cambio di governo.

ansa


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