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Arte e design a Milano. Con l’arrivo del nuovo anno c’è voglia di nuove esperienze, come ad esempio visitare i musei. A Milano nei primi mesi del 2023 una serie di eccellenti esposizioni, che resteranno aperte nei primi mesi dell’anno e che sono imperdibili per gli amanti dell’arte e del design.

Il Balloon Museum sbarca a Milano con la mostra Pop Air

Dopo il successo di Parigi e di Roma, il primo museo dell’arte gonfiabile è approdato a Milano negli spazi di Superstudio Più in via Tortona 27. La mostra Pop Air, che rimarrà visitabile fino al 12 febbraio 2023, è il posto perfetto per tutti coloro che si sentono ancora un po’ bambini. Esposizioni architettoniche gonfiabili e sale colorate rendono rendono l’arte un gioco super pop, apprezzabile anche dagli adulti (che abbiano la pazienza di sopportare qualche bambino urlante qua e là durante la visita, questo bisogna ammetterlo). La mostra coinvolge 18 artisti e collettivi internazionali, i quali hanno realizzato diverse opere gonfiabili con materiali 100% biodegradabili. Tra queste, l’esposizione più iconica è quella che permette di coronare quel sogno che alberga nel cuore di ogni Millennial: immergersi in un’intera vasca piena di palline di plastica e nuotarci dentro come bambini al Play Planet.

Zerocalcare racconta quello che succede «Dopo il botto»

In attesa dell’uscita di Questo mondo non mi renderà cattivo, la serie animata diretta da Zerocalcare dal nome tanto lungo quanto denso di significato, i fan del fumettista romano possono immergersi nel suo mondo fino al 23 aprile presso la Fabbrica del vapore. La mostra Zerocalcare. Dopo il botto, ideata da Silvia Barbagallo e prodotta da Arthemisia, ha come tema portante la frammentazione sociale che si è generata in seguito alla pandemia. Oltre 500 tavole originali raccontano di politica e di resistenze, di paure e inquietudini all’epoca della crisi globale e della solitudine, condita da un forte distacco dalla realtà, che si è creata in seguito al forzato isolamento nel 2020.

Museum of Dreamers: un’atmosfera tra sogno e realtà

I ritardatari che non sono riusciti ancora a visitare uno dei musei più chiacchierati del 2022 sono ancora in tempo a recuperarne i biglietti. A seguito del grande successo riscontrato, il Museum of Dreamers ha infatti esteso il suo periodo di apertura al 27 marzo. Situato in Piazza Beccaria, l’esibizione è composta da 15 installazioni differenti che hanno come scopo quello di immergere il visitatore in un’atmosfera da sogno. Tra altalene appese in mezzo alle nuvole e tunnel di fiori, lo scopo del museo è principalmente quello di stupire e divertire. Oltre a fornire sfondi pazzeschi per le nostre storie di Instagram, chiaramente.

Il surrealismo di Max Ernst a Palazzo Reale

L’intera parabola creativa di Max Ernst è ripercorsa al piano nobile di Palazzo Reale, dove le vicende biografiche dell’artista sono divise in quattro periodi, rappresentati all’interno di 9 sale tematiche. La mostra dedicata al pittore e scultore tedesco naturalizzato francese è già attiva da qualche mese a Milano, ma nel 2023 sarà ancora possibile visitarla fino al 26 febbraio. Il ruolo fondamentale della natura nell’invenzione di tecniche come il frottage e il grattage e l’insorgere del surrealismo sono raccontati in un percorso espositivo che rappresenta un intero secolo, tra Europa e Stati Uniti, visto con gli occhi di uno dei suoi più grandi protagonisti.

Lighthouse da Beautiful Gallery

La mostra Lighthouse, inaugurata a ottobre da Beautiful Gallery dopo il successo dell’esposizione Admission to Be Yourself, ha come tema il faro visto come simbolo di speranza e di resilienza. Un percorso interattivo composto da 15 sale accompagna il visitatore, rigorosamente senza scarpe, in un viaggio immersivo tra giochi di luci e ombre ed esperienze sensoriali. Tra mondi onirici e immagini non convenzionali, sarà possibile esplorare le installazioni della mostra fino al 31 marzo 2023 negli spazi di Beautiful Gallery in via Bergognone 26 a Milano.

Recycling Beauty: l’arte classica attraverso i secoli

Dal Medioevo al Barocco, Fondazione Prada racconta fino al 27 febbraio il tema del riuso delle antichità greche e romane in contesti post-antichi. La mostra Recycling Beauty, curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola, ha come scopo quello di considerare le opere classiche non un appannaggio del passato, ma un aspetto vitale della nostra contemporaneità. L’arte classica sopravvive infatti nei secoli e rifiorisce ogni volta in contesti diversi fino ad arrivare ai giorni nostri. La modalità espositiva sperimentale impiegata da Fondazione Prada permette di scoprire come le rovine dell’antichità vivano continuamente tramite il reimpiego. In questo modo esse diventano, usando le parole di Salvatore Settis, «una chiave di accesso alla molteplicità delle culture del mondo contemporaneo


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