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Sei mesi esatti dopo l’ultima vittoria casalinga sull’Inter, l’Udinese torna a esultare alla Dacia Arena battendo, sempre 3-1 come allora, anche il Milan, che colleziona la settima sconfitta in campionato. Uno stop senza appello per i rossoneri, in una delle peggiori esibizioni stagionali. Sottil conferma ancora una volta Success in avanti accanto a Beto, con Pereyra schierato nella linea di centrocampo assieme al talento Samardzic. Pioli, che perde Theo Hernandez per influenza, schiera Ballo Tourè a sinistra e lancia Ibrahimovic titolare, per la prima volta dopo l’infortunio, per sostituire lo squalificato Giroud. L’Udinese parte con il piede sull’ acceleratore, con un pressing asfissiante che manda in confusione i rossoneri e al 9′ trova la rete del vantaggio: Samardzic recupera un pallone a metà campo, su una pessima uscita di Tomori, si invola indisturbato e serve Pereyra che di destro insacca rasoterra. Prova subito a rispondere Ibra con una punizione dal limite che si spegne poco sopra la traversa. I padroni di casa però non mollano la presa e prima del ventesimo collezionano ben 5 corner con un Milan svagato e senza mordente che non riesce a superare la metà campo. Dalla mezz’ora gli ospiti si scuotono dal torpore: ottengono un prolungato possesso palla, ma non riescono a essere pericolosi nei 16 metri. Ci prova allora Leao al 39′: palla a giro che Silvestri devia in angolo. E’ ancora un’invenzione del portoghese a permettere ai suoi di guadagnare un rigore sul tramonto del primo tempo: stop al bacio, su un lancio di 50 metri, e palla che finisce sul braccio di Bijol. Doveri – a due passi – lascia correre ma viene corretto dal Var. Sul dischetto si presenta Ibra che si fa ipnotizzare da Silvestri ma ancora il Var fa ripetere perché Beto era entrato in area prima della battuta. Sottil è una furia ed entra in campo, con l’arbitro che lo espelle. Lo svedese non sente pressione e scarica il secondo tentativo dagli 11 metri sotto la traversa per il pareggio. La Dacia Arena è una bolgia e l’Udinese trasforma la rabbia in energia positiva: qualche attimo prima dell’intervallo Success va sul fondo e trova la zampata di Beto per il nuovo vantaggio. I primi 20′ del secondo tempo scivolano via senza emozioni – tranne un colpo di testa di Ballo Tourè che anticipa Silvestri – e allora Pioli toglie Bennacer e Saelemaekers per Krunic e Rebic, ma sono i padroni di casa a segnare ancora al 25′: Success vince un duello di forza in area, serve un assist arretrato a Udogie che trova Ehizibue sottomisura per depositare la palla docilmente in rete. Il Milan sbanda e pochi istanti dopo Pereyra, con un tiro al volo, va a un passo dal poker. Triplo cambio della disperazione per Pioli: dentro Origi, Calabria e De Ketelaere per Ibra, Tomori (una mezza catastrofe) e Ibrahim Diaz, l’unico a salvarsi in una prestazione generale imbarazzante. Prova a riaprirla Krunic al 37′: sugli sviluppi di un corner calcia dal limite e palla a lato di un soffio. Il Milan non c’è più e nei 7′ di recupero rischia di prendere anche la quarta rete su incornata di Thauvin. La corsa Champions per i rossoneri si fa terribilmente in salita.

ansa


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