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La crescita esponenziale del numero di insegnanti supplenti nelle scuole lombarde, evidenziata da un’indagine della Uil Scuola Rua Lombardia, lancia un campanello d’allarme sullo stato attuale del sistema educativo in Italia.

Negli ultimi otto anni, la Lombardia ha assistito a un incremento quasi doppio dei docenti a tempo determinato, che oggi rappresentano il 26,3% del totale. La situazione si aggrava ulteriormente nel settore del sostegno, dove i precari costituiscono il 66% del totale. A Milano e provincia, la percentuale di cattedre coperte da supplenti è balzata dal 13,2% nel 2015 al 28,1% attuale, con i precari che ormai sono indispensabili per evitare che molte classi restino senza insegnanti.

Il fenomeno non si limita solo al personale docente, ma interessa anche segreterie, assistenti tecnici e personale non docente, fondamentali per il funzionamento delle scuole. Il segretario della Uil Scuola, Abele Parente, descrive il precariato come un’ “infinita piaga” e sottolinea la necessità di interventi concreti per una stabilizzazione del personale. La proposta è chiara: investire 180 milioni di euro per assumere definitivamente 250mila precari, garantendo così un futuro più solido alle nuove generazioni. Le strategie suggerite includono l’utilizzo delle graduatorie provinciali di prima fascia come canale strutturale di assunzione e l’adozione di soluzioni efficaci per garantire agli alunni con disabilità insegnanti specializzati.

Questa situazione non solo mette a rischio la qualità dell’istruzione ma solleva interrogativi sull’equità e la sostenibilità a lungo termine del sistema scolastico. È essenziale che il dibattito sulla precarietà nel mondo dell’istruzione si traduca in azioni decisive per garantire a tutti gli studenti un’istruzione di qualità e stabilità per gli insegnanti.

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