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“Presidente sei uno di noi”. Così lo staff e i ragazzi di PizzAut, la pizzeria dove lavorano ragazzi affetti da autismo, che inaugura oggi il suo secondo ristorante a Monza, hanno accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il presidente appena entrato è andato a visitare le cucine e gli sono state mostrate le particolarità di questo ristorante, come funzioni in maniera diversa dagli altri, visto che, ad esempio, non ci sono spigoli, in modo che i ragazzi possano lavorare in assoluta sicurezza. Una volta uscito dalle cucine, il presidente è stato accolto da un grande applauso da parte di tutto lo staff e le persone in sala, poi sei è seduto al tavolo e lì è partito il saluto, “presidente sei uno di noi”. A tavola il vino servito al presidente proviene da terreni confiscati alla criminalità organizzata, come altri prodotti per le pizze, la mozzarella di bufala e il pomodoro. Il ragazzo che ha servito il vino a Mattarella ha chiacchierato un po’ con lui e poi gli ha detto, “va bene adesso ti lascio mangiare”.
Lorenzo ha la capacità di dire a che giorno della settimana corrisponda ogni data. E così al Capo dello Stato ha spiegato che il “23 luglio 1941 era mercoledì”. E poi si è girato con il fondatore di PizzAut Nico Acampora dicendogli di aver cercato la data di nascita del Capo dello Stato”su wikipedia”. Poi il sindaco di Monza Paolo Pilotto ha chiesto che giorno fosse quando è stato eletto, e sono seguite altre date di anni diversi che Lorenzo ha detto tutte esattamente.

“Grazie. Mi hai detto qualcosa che non sapevo – gli ha detto il Capo dello Stato – Non savevo quale fosse il mio giorno di nascita”

Poi dopo il pranzo, a base di affettati, gnocco fritto e una pizza speciale dedicata all’Articolo 1 della Costituzione, il presidente ha preso la parola. “Vorrei ringraziare Nico Acampora perché quello che ha sognato e intuito l’ha ideato mentre tutti lo ritenevano impossibile e inverosimile invece adesso è la realtà” ha detto ai ragazzi gli hanno cantato “Mattarella uno di noi”.

“Questo per me è un complimento perché sono uno di voi. Grazie” ha replicato il Capo dello Stato.

“Questo è un luogo non solo di esempio ma di normalità perché si lavora come tutti fanno – ha aggiunto -. Ogni persona ha il suo modo di esprimersi, di realizzarsi, di vivere una sensibilità, nessuno è uguale a un altro quindi significa che tutti devono avere la possibilità di potersi esprimere e realizzare”.

ansa


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