Nespresso, nell’ambito del progetto “Da Chicco a Chicco”, ha ampliato a Brescia i punti di raccolta delle capsule di caffè in alluminio esauste. Grazie all’iniziativa nata nel 2011, un chicco di caffè può essere trasformato in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno, attraverso la collaborazione tra Nespresso, CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori).
Un programma di circular economy su cui Nespresso ha investito finora oltre 7 milioni di euro e che permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio presso l’area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o nelle isole ecologiche partner sul territorio nazionale. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un apposito impianto dove l’alluminio viene separato dal caffè, con l’obiettivo di riportare i due materiali a nuova vita. L’alluminio, infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti. Il caffè, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e successivamente ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e, da quest’anno, del Piemonte.
“Siamo molto orgogliosi di aver ampliato il nostro progetto “Da Chicco a Chicco” sul territorio di Brescia, un’iniziativa che ci permetterà di raggiungere risultati sempre più importanti nel nostro impegno per agire responsabilmente e dare una seconda vita alle capsule esauste di caffè in alluminio. – dichiara Silvia Totaro, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana – Con l’ampliamento dei punti di raccolta a Brescia, vogliamo rendere i nostri e le nostre clienti sempre più partecipi dei nostri sforzi per trasformare le capsule esauste e in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, rappresentando un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno”.
ANSA
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