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E’ iniziato oggi il processo abbreviato, davanti al gup Marta Pollicino, a carico di due giovani, il 19enne Abdel Fatah e il 18enne Mahmoud Ibrahim, che avrebbero fatto parte del “branco” che ha aggredito delle ragazze, vittime di abusi sessuali nella notte dello scorso Capodanno in piazza Duomo a Milano. Dalle imputazioni di questo filone processuale (un altro è già in corso con rito ordinario davanti al Tribunale) risultano come persone offese, per due episodi distinti, sei ragazze.

Due di queste, una delle quali in particolare ha subito le violenze più gravi vicino a via Mazzini, si sono costituite parti civili (una era presente in aula). Anche il Comune di Milano, così come nel processo ordinario in corso a carico del 21enne Abdallah Bouguedra, è entrato come parte civile col legale Federico Bier.
I due imputati si dichiarano entrambi innocenti. Fatah ha chiesto di essere processato in abbreviato, Ibrahim ha chiesto anche lui quel rito ma condizionato alla visione in aula di un filmato agli atti (condizione su cui il gup deciderà nell’udienza del 10 gennaio). La ragazza che ha subito l’aggressione più violenta era già entrata come parte civile nel processo a Bouguedra e, attraverso i suoi legali Silvia Allai e Carlo Pellegri, ha chiesto un risarcimento da almeno 100mila euro. Per questi abusi ai danni della 19enne sono imputati anche Fatah e Ibrahim. Al primo venivano contestate pure le violenze su due turiste ventenni tedesche, caso non riconosciuto però dal Riesame. Ibrahim, invece, risponde anche degli abusi su quattro amiche vicino alla Galleria Vittorio Emanuele II.
Di recente per le aggressioni compiute tutte con lo stesso schema (9 almeno le vittime totali) la Squadra mobile, coordinata dal pm Alessia Menegazzo, ha arrestato altri 3 giovani (un quarto è ricercato).

ANSA


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