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Hanno rotto una protezione in legno, sembra già cedevole, del cantiere attivo da anni, e sei sono saliti sulle impalcature per poi calarsi da un muro più basso rispetto a quello che circonda l’Istituto Beccaria di Milano. Uno, invece, per calarsi, come nei film, avrebbe utilizzato un lenzuolo. A quanto si è appreso è questa la prima ricostruzione dell’evasione dei sette giovani detenuti evasi il giorno di Natale e dei quali tre sono già tornati nella struttura o perché presi o perché costituiti.
Quando hanno deciso di fuggire, sembra non in modo preordinato, si trovavano nel campo di calcio. I sette sono cinque italiani, un ecuadoriano e un marocchino in carcere per furti e rapine, non per reati di sangue.

ANSA


Beccaria, Antigone: “Non bisogna reagire chiedendo più durezza”

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