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La Corte dei Conti della Lombardia ha emesso nel 2022 130 sentenze in ambito di responsabilità amministrativa, comprese 19 risolte con rito abbreviato, a fronte delle 104 sentenze emesse nel 2021. L’importo delle condanne comminate è passato dai circa 14.760.000 euro del 2021 a poco meno di ventidue milioni di euro del 2022.

E’ quanto emerge dalla relazione annuale del presidente della sezione giurisdizionale per la Regione Lombardia della Corte dei Conti, Antonio Marco Canu, presentata ieri in conferenza stampa a Milano dallo stesso Canu e dal procuratore regionale Paolo Evangelista. Tra le attività istruttorie più rilevanti avviate nel 2022 c’è un’azione risarcitoria nei confronti di due istituti bancari intermediari finanziari e di 27 tra ex amministratori e dirigenti della Città metropolitana di Milano, a seguito di conclusione e gestione di alcuni contratti derivati (‘swap’) “ritenuti manifestamente diseconomici per l’ente. Il danno erariale di oltre 77 milioni di euro è stato determinato nella misura pari al valore delle commissioni, dei costi impliciti occultati dalle banche e dei flussi differenziali negativi corrisposti in adempimento dei contratti”. La Procura ha ravvisato nella condotta tenuta dagli istituti di credito “un doloso occultamento delle reali condizioni finanziarie sottese alle operazioni in derivati”, agevolato “da inescusabili e concomitanti condotte”, anche omissive, “improntate a grave imperizia e negligenza” degli organi decisionali e dei vertici burocratici dell’ente.

ANSA


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