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Alfredo Cospito, attraverso il suo legale, ha depositato ieri al tribunale di sorveglianza di Milano una richiesta di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare. L’udienza è stata fissata per il 24 marzo. Da quanto si è saputo, ieri la difesa dell’anarchico, rappresentata dal legale Flavio Rossi Albertini, ha depositato l’istanza di differimento pena nella forma della detenzione domiciliare al Tribunale di Sorveglianza di Milano.

La difesa dell’ideologo della Fai nell’istanza fa riferimento ai motivi di salute (è in sciopero della fame dal 20 ottobre) che devono portare i giudici, secondo il legale, a differire l’esecuzione della pena e a mandare il 55enne ai domiciliari a casa della sorella. E, dunque, revocando di fatto anche il 41bis, contro cui Cospito sta lottando con il digiuno.
La Sorveglianza milanese, dunque, dovrà vagliare una questione delicata, su cui più volte si è anche espressa con interpretazioni la giurisprudenza, negando spesso il differimento pena in questi casi nei quali lo stato critico di salute viene ‘autoindotto’ dallo stesso detenuto. Saranno necessari probabilmente anche esami sulla condizione psichica dell’anarchico, perché se fosse rilevata, in ipotesi, una patologia mentale si potrebbe a quel punto superare la questione della ‘autoinduzione’ e dare l’ok al differimento pena. Tra l’altro, per il 24 marzo è fissata anche un’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Sassari, dove era detenuto Cospito fino a fine gennaio scorso.

ansa


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