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Nel report Nevediversa 2023 Legambiente fa anche il punto sulle Olimpiadi 2026. “A tre anni dal via, sono diversi i rischi, i ritardi e le ombre all’orizzonte. Se da una parte i cantieri delle infrastrutture considerate essenziali-indifferibili risultano già essere in ritardo, dall’altra parte – sottolinea Legambiente – la costruzione di queste opere sarà soggetta a “procedure accelerate”, rischiando di sacrificare così le necessarie valutazioni sugli impatti ambientali e sanitari. Manca ancora un completo cronoprogramma e questo rende molto difficile stabilire se e quali opere verranno effettivamente concluse in tempo per i giochi olimpici e quali saranno realizzate solamente per “stralci”. Per non parlare del rischio di infiltrazioni mafiose”.

Nel dossier c’è spazio infine anche per una settantina di buone idee, ossia di storie di giovani e meno giovani che hanno deciso di puntare su Alpi e Appennini su sostenibilità e senso di comunità. Non manca poi un’analisi critica su alcune “cattive idee” che non stanno facendo bene alla montagna.

ansa


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