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Rhasi Abrahman “ha posto in essere tutte le rapine in rapida sequenza, prendendo intenzionalmente di mira solo donne e non esitando a colpirle con estrema violenza, oltre che ad usare il coltellino” e la “sua pericolosità sociale appare dunque palese”.

Lo scrive la Procura di Milano nella richiesta di convalida dell’arresto e di applicazione della custodia cautelare in carcere avanzata nei confronti del 23enne marocchino, arrestato dalla Polizia di Stato, per aver ferito con un coltellino sei passanti  nelle vie attorno alla stazione Centrale.

La Procura mette in evidenza anche il pericolo di fuga, oltre a quello di reiterazione del reato, “in quanto si tratta di un soggetto” nemmeno “ancora compiutamente identificato, apparentemente senza fissa dimora e che quindi potrebbe sottrarsi con estrema facilità alle ricerche dell’autorità”. Il 23enne si trova in carcere a San Vittore e sarà interrogato, probabilmente domani, dal gip per la convalida dell’arresto e la decisione sulla misura cautelare.
Nel caso della rapina di via Sammartini, ad esempio, come ricostruito nelle imputazioni (otto in totale, tra rapine e lesioni), mentre una donna, tra l’altro incinta “alla settima settimana”, parlava al telefono, l’uomo l’avrebbe spinta “violentemente contro un’autovettura parcheggiata, facendola cadere a terra, colpendola con pugni alla testa e puntandole un coltellino al mento”.
Sempre dagli atti emerge che oltre ai tre uomini intervenuti (tra cui il fidanzato) e rimasti feriti nel caso della rapina ai danni di una giovane in viale Brianza, anche nell’ultima tentata rapina ci sarebbe stato l’intervento di “un passante non identificato”. La vittima dell’aggressione in viale Brianza ha messo a verbale che aveva già notato quell’uomo che “barcollava in stato confusionale” e “intimorita” aveva cercato “di cambiare strada” per “evitare ogni tipo di contatto, ma improvvisamente” era stata “afferrata” da lui che, “dopo averle posto un coltello all’altezza della gola, cercava di strapparle la borsa che teneva a tracolla”. Presa dal “panico”, la ragazza aveva cercato “di divincolarsi chiedendo aiuto” e poi aveva consegnato la sua borsa all’uomo. In quel momento due passanti hanno rincorso il 23enne in fuga ed è arrivato anche il fidanzato della giovane. E il marocchino ha iniziato a “sferrare” coltellate contro di loro.

ansa


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