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“L’appello non era volto a far ripensare alla scelta di una madre che non voleva il proprio figlio, ma a una madre che probabilmente con l’aiuto di qualcuno che la aiutasse a superare le difficoltà economiche, o personali o familiari, non sentendosi più sola, potrebbe ripensare alla sua scelta e tenere il proprio bambino”: così su Instagram Ezio Greggio risponde alle polemiche suscitate dal video pubblicato ieri, “un appello per trovare e convincere la mamma” del neonato lasciato nella culla della vita della clinica Mangiagalli di Milano a tornare sui suoi passi.

“Torna, ti prego, questo bambino è fantastico” l’appello del conduttore, che spiega: “Ci metteremo in tanti a darti una mano, primi tra tutti il professore Fabio Mosca, io e tanti amici che stiamo raggruppando per aiutarti”.

“Torna sui tuoi passi domani, stasera, stanotte, prendi il tuo bambino che è bellissimo e si merita una mamma vera, non una che dovrà occuparsene ma non è la mamma vera”.

Con il suo video, Greggio ha aperto due fronti di polemica: ai genitori adottivi “sanguinano – scrive un commentatore – le orecchie” a sentire le parole ‘mamma vera’, mentre altri accusano il comico di ‘mainsplaining’ e si chiedono “A cosa serve la culla della vita se poi non si rispetta la privacy di chi decide per qualsiasi motivo di lasciare il neonato?”.

Da parte sua, Greggio oggi scrive che non c’era “nessuna polemica” “verso quelle fantastiche mamme e famiglie che adottano i bimbi abbandonati e che garantiscono loro amore e futuro come se fossero i veri genitori, anzi talvolta pure meglio”. E ribadisce, “con forza, affetto e convinzione l’appello mio e del prof. Fabio Mosca: mamma di Enea se ami il tuo bimbo e il tuo desiderio è tenere il tuo bimbo siamo in tanti pronti ad aiutarti, sei ancora in tempo a ripensarci”.

ansa


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